Sceneggiatura fumetto: come scrivere la sceneggiatura manga

Se vuoi capire come scrivere una sceneggiatura efficace per il tuo fumetto manga sei già un passo avanti a molti aspiranti mangaka (disegnatore manga di professione). Sì, perché non basta saper disegnare per fare manga a tempo pieno, ma è importante anche affinare la capacità di strutturare una storia avvincente, con un tema definito e personaggi ben caratterizzati.

Nella fase preparatoria della tua sceneggiatura manga dovrai trovare tutte le idee che ti aiuteranno a comporre una storia credibile. Inventare un fumetto non significa solo scrivere una trama, ma anche raccogliere immagini, foto o disegni. Così come significa prendersi il tempo di fare schizzi preliminari di personaggi e ambientazioni, che potrai poi riprendere durante la creazione del namenote (vedremo tra poco di cosa si tratta).

La sceneggiatura di un fumetto comprende tanti dettagli, dall’inquadratura alla vignettatura, dalla creazione del plot alla gestione delle onomatopee. In questo tutorial faremo una carrellata degli elementi base che devi conoscere se vuoi arrivare a scrivere una sceneggiatura manga capace di trasportare il lettore in un mondo magico e avvincente. Perché il segreto nel fumetto manga è questo: ovvero arrivare a fondere gli occhi del lettore con quelli del personaggio, attraverso un’alchimia sapiente di tutti gli elementi in gioco. 

Imparare a narrare i manga

Rispetto alla narrazione euro-americana la trama dei manga consente al lettore una maggiore identificazione con i personaggi. Questo perché prima della storia vengono i personaggi, che scatenano gli eventi principali della trama. Il protagonista deve essere una parte attiva nella storia, altrimenti diventa noioso.

Il mezzo principale che viene usato per comunicare i sentimenti è il volto dei personaggi, ma anche gli sfondi spesso invece di mostrare il paesaggio sono rappresentati con effetti che rappresentano come si sente il personaggio.

Come ti ho accennato prima, scrivere la sceneggiatura di un fumetto manga è solo una parte del compito che ti aspetta, perché è grazie alla vignettatura, ovvero alla tecnica di suddivisione della pagina in vignette, che potrai rendere la lettura scorrevole per i tuoi lettori e, di conseguenza, focalizzare la loro attenzione sui punti salienti della storia. 

Un modo per fare in modo che il lettore non distolga l’attenzione è l’Hikigoma, (vignetta che tira): l’ultima vignetta della pagina in basso a sinistra invoglia il lettore a proseguire con la lettura per mezzo di un piccolo cliffhanger. Può essere un dettaglio come un coltello minaccioso, o una frase come “attento!”, che ci incuriosisce su cosa succederà dopo e ci porta a voltare pagina per scoprire come continua.

Crea il tuo personaggio anime

Il tuo manga inizia con i tuoi personaggi: coloro che racconteranno al lettore la tua storia. Ti ho già spiegato nel tutorial sui personaggi manga che, prima di metterti a disegnare i tuoi interpreti, dovrai scrivere quante più informazioni possibili su di essi, a partire dalle seguenti domande:

  • Da dove viene? 
  • Qual è il suo obiettivo? 
  • Quali sono le sue paure? 
  • Quali dettagli visivi mostrano la sua personalità? 
  • Cosa deve risolvere per crescere?

Quando scrivi manga racconti la storia dal punto di vista del protagonista. Se il tuo protagonista è poco interessante, lo sarà anche la sua storia.

Perciò, ricorda di inserire nella descrizione della personalità anche i difetti, così da renderlo più umano: in questo modo il tuo pubblico riuscirà a immedesimarsi meglio con la tua narrazione.

Costruire la trama

Quando hai creato almeno un protagonista e un antagonista forti e credibili, dovrai inserirli in una trama che rispetti i tempi e le tecniche della narrazione del manga giapponese.

Ecco 5 suggerimenti pratici per creare una storia a fumetti senza perderti:

  1. Rispondi alle 5 domande di base: Chi? Cosa? Dove? Come? Quando?
  2. Decidi il genere del manga e l’ambientazione.
  3. Costruisci una trama generale sulla struttura del ki-shō-ten-ketsu
  4. Crea una scheda a parte per ogni svolta della trama (potrai disporle sul tavolo nell’ordine che preferisci, così riuscirai a colpo d’occhio a controllarla e riorganizzare gli elementi per garantire un flusso perfetto alla tua sceneggiatura).
  5. Decidi quanti capitoli e pagine vuoi dedicare al tuo manga (in questo modo andrai a distribuire di conseguenza le schede all’interno dei capitoli).

Nel caso te lo stessi chiedendo, il ki-shō-ten-ketsu è uno schema usato in origine nella poesia cinese tradizionale, diffusosi poi anche in Giappone. Si compone delle seguenti 4 parti:

1. Ki: introduzione dei temi e dei personaggi principali della storia.

2. Shō: la trama si infittisce.

3. Ten: climax (ribaltamento improvviso e imprevisto nella trama).

4. Ketsu: conclusione.

L’introduzione fa conoscere l’ambientazione e i personaggi al lettore. In questa fase il tuo pubblico decide se continuare o meno a leggere. La tua introduzione deve quindi essere interessante e accattivante. Idealmente, entro le prime 6 pagine deve succedere l’evento scatenante che dà il via alla trama.

Nello sviluppo della storia si intrecceranno eventi più o meno importanti e più o meno sconvolgenti, in modo da accrescere la tensione fino al climax. 

Il climax è il momento più avvincente della storia. Di solito è quando riveli il vero tema della tua trama.

Nella conclusione, devi rispondere a tutte le domande poste durante lo sviluppo.

Creare uno stile 

Quando hai creato la trama del tuo manga dovrai affrontare le questioni dello stile e del flow, ovvero del flusso narrativo.

Qual è il modo migliore per trovare il tuo stile di disegno manga? 

Disegna ciò che preferisci. Spesso chi comincia a disegnare ha degli autori preferiti che vorrebbe imitare, e si può anche prendere ciò che ci piace da diversi autori: il modo in cui uno fa i capelli, l’inchiostrazione di un’altro, gli occhi di un’altro ancora… Mettendo insieme pezzi di autori che amiamo possiamo sperimentare e comporre qualcosa di nostro. Non è un problema se cambiamo stile spesso, specie all’inizio, perché andare per tentativi fa parte del percorso. Non avere fretta di raggiungere uno stile definito, perché comunque lo stile cresce con te, e anche quando sarai professionista continuerai a cambiare ed evolvere.  

Perché è fondamentale stabilire il flow?

Perché una linea visiva chiara nel fumetto indirizza i lettori verso ciò che conta e facilita loro la lettura.

Puoi giostrare le vignette come preferisci per guidare il tuo pubblico lungo la narrazione, non ci sono regole assolute da rispettare.

In generale, tieni presente queste 3 linee guida:

  1. Il senso di lettura va rispettato: che si usi un senso di lettura occidentale o orientale, è confusionario dover andare al contrario improvvisamente. 
  2. L’occhio si soffermerà di più sui balloon e le teste dei personaggi, quindi usiamo principalmente questi elementi per guidare il nostro lettore.
  3. In ogni pagina ci sarà un momento più importante, e quella dovrà essere la vignetta più grande all’interno della pagina.

Ciò che conta davvero è che la disposizione delle vignette aiuti i lettori a leggere facilmente i tuoi contenuti.

Creare la bozza 

Dopo aver creato una storia e dei personaggi coerenti è fondamentale disegnare un namenote.

Cos’è il namenote

Il namenote è una bozza o “brutta copia” di tutte le pagine del manga (o del capitolo, se si tratta di uno story-manga composto da più capitoli), comprensive di dialoghi.

A cosa serve il namenote

Mostra a tutti coloro che lavoreranno al manga come questo apparirà nel suo complesso. 

Indica come usare lo spazio della doppia pagina per dare il giusto risalto alle vignette importanti, e il giusto tempo alla narrazione.

Per approfondire questo punto ti rimando all’articolo “Che cos’è il namenote e a che cosa serve?”.

Inquadrature

Il concetto di inquadratura non è difficile da comprendere applicato al fumetto. La scelta del tipo di inquadratura invece è un’arte che si apprende sotto la guida di insegnanti esperti. Difficile improvvisare: tu sei il cameraman e il tuo pannello apparirà in funzione dell’angolo dal quale decidi di filmare la scena. 

Puoi scegliere diversi tipi di inquadrature per ottenere effetti differenti, come per esempio:

  • aori: vista dal basso, che fa sembrare i personaggi più forti o inquietanti.
  • fukan: vista dall’alto, che fa sembrare i personaggi più piccoli e vulnerabili.
  • front: vista frontale, per mostrare l’espressione del personaggio.

La tua bravura risiederà nel capire quale inquadratura scegliere, in base al tipo di scena.

In generale, è importante alternare diversi tipi di campi (lunghi, medi e corti) per creare dinamismo e tenere vivo l’interesse del lettore. 

Suoni

A differenza dei webtoon, nei manga non possono essere aggiunti effetti sonori veri e propri, ma questo non significa che la resa del suono graficamente non sia altrettanto importante.

Ma come si comunicano i suoni nelle sceneggiature dei fumetti?

Tutto si gioca sul bilanciamento di questi 3 elementi principali:

  • modifiche di registro linguistico (per capire il tono delle conversazioni);
  • tipologie, dimensioni e assenza dei balloon (la forma influisce sulla percezione del tono del discorso, le dimensioni variano il ritmo della lettura, mentre l’assenza di un balloon può significare un sussurro oppure un pensiero);
  • uso delle onomatopee (metafore visive che richiamano visivamente il tipo di rumore rappresentato).

Le onomatopee giapponesi si dividono in 2 categorie:

  1. Giseigo: I suoni che esistono, come un vaso che si rompe, il batticuore o il rumore dei passi.
  2. Gitaigo: I suoni che non esistono, come il silenzio, un sorriso, o suoni “di atmosfera”, ad esempio il celebre GOGOGOGO di Jojo.  

Non esiste mangaka che non sappia creare una storia

Se vuoi diventare Mangaka, non ti basta saper disegnare, ma devi anche narrare conoscendo le regole della sceneggiatura manga.

In particolare, dovrai sapere molto bene come:

  1. creare un personaggio coerente e motivato 
  2. costruire un plot secondo i tempi e gli artifici della narrazione del manga 
  3. capire il flow
  4. organizzare il namenote 
  5. scegliere le inquadrature 
  6. rendere il suono nel manga 
  7. sfruttare le parti importanti della pagina per mantenere l’attenzione del lettore

Lo so, si tratta di parecchie abilità da imparare. 

La buona notizia per te è che abbiamo organizzato un corso specifico per aiutarti a creare una storia a fumetti con il metodo giusto

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