Negli ultimi anni si parla molto del boom dei manga sul mercato editoriale italiano, avvenuto soprattutto nel periodo della pandemia. Dal 2019 a oggi in effetti c’è stata una crescita esponenziale delle loro vendite, pari a un +225% dal 2019 al 2022; il periodo della pandemia ha infatti portato a un aumento incredibile del numero dei lettori che sono rimasti affascinati dallo stile narrativo e artistico del fumetto giapponese.
Il successo degli ultimi anni è senza alcun dubbio evidente, ma questo non vuol dire che i manga, prima del boom nel periodo della pandemia, fossero inesistenti. Ciò che ha portato a questo successo è in realtà un processo durato oltre trent’anni nel settore editoriale italiano.
Un lungo percorso
Il pubblico italiano rimase affascinato dalle opere giapponesi sin dagli anni ’70, con l’avvento di alcuni anime iconici come, ad esempio, Goldrake. Il successo di queste opere animate portò poi inevitabilmente all’introduzione anche delle loro controparti cartacee, con i primi esperimenti di manga (talvolta pubblicati con una improbabile lettura all’Occidentale) arrivati negli anni ’80. La prima casa editrice che puntò con forza sui fumetti provenienti dal paese del Sol Levante fu, all’inizio degli anni ’90, Granata Press, a cui fecero poi seguito Star Comics e Panini.
Dragon Ball fu senza alcun dubbio uno dei primi grandi successi del manga in Italia, trainato anche dall’anime, prima trasmesso su diverse reti regionali e poi da Italia 1; dalla fine degli anni ’90 fino al 2019, il fumetto giapponese crebbe costantemente, in un processo che lo portò dall’essere un prodotto di nicchia per pochi appassionati fino a diventare sempre più accettato e conosciuto, soprattutto dalle nuove generazioni di lettori.

Secondo i dati del 2022, il fumetto è stato uno dei settori che ha maggiormente rivitalizzato l’industria editoriale italiana, con 10,2 milioni di lettori e 11,5 milioni di copie vendute. Di queste, il 58% erano manga, una percentuale che segna un balzo in avanti significativo rispetto agli anni precedenti. Questo fenomeno ha anche contribuito a spingere il fumetto da una posizione marginale verso uno spazio di visibilità maggiore nelle librerie fisiche. Oggi basta infatti entrare in una qualsiasi libreria per vedere un’ampia sezione dedicata ai fumetti e soprattutto ai manga, tanto che alcune sembrano quasi diventate delle fumetterie, per l’enorme varietà al loro interno.
Il periodo della pandemia ha certamente contribuito a far conoscere il mondo del fumetto giapponese a molte più persone, ma questo boom non è stato casuale, è stato più un’accelerazione di un processo di crescita che stava avvenendo naturalmente ormai da anni, con sempre più lettori, in buona parte di giovane età, cresciuti senza i troppi pregiudizi che molte persone in passato avevano sui manga stessi.
I motivi del successo
Le cause che hanno decretato il successo dei manga negli ultimi anni sono molteplici e complesse proprio come lo sono queste opere. Tra quelle più interessanti da analizzare possiamo parlare di:
- Accessibilità e varietà: esistono così tanti tipi di manga talmente diversi tra loro che è davvero difficile che qualcuno non trovi una storia che lo appassioni. Tra storie d’amore, d’azione, di mistero, sportive e molto altro, c’è davvero l’imbarazzo della scelta per ogni fascia d’età, dai bambini fino agli adulti. Inoltre i manga sono tra i fumetti più economici, cosa che li rende anche più appetibili per un pubblico giovane con risorse economiche più limitate.
- La spinta animata: molti lettori conoscono il mondo dei manga tramite quello degli anime, che oggi sono enormemente più diffusi rispetto al passato. Se infatti un tempo gli anime potevano essere visti solo sulle TV nazionali e regionali, in un numero di titoli davvero limitato rispetto a quanti ne uscissero ogni anno in Giappone, oggi la situazione si è completamente capovolta. Grazie ai servizi di streaming come Netflix o Amazon Prime Video o persino ad alcuni dedicati solamente agli anime come Crunchyroll, oggi è facilissimo vedere qualsiasi serie animata praticamente in simulcast con il Giappone, con puntate che vengono anche doppiate in italiano in tempi record. Una cosa impensabile fino a pochi anni fa.
- La loro elevata qualità: i manga conquistarono sin dagli albori molti lettori grazie al loro stile narrativo unico e ben diverso da quello a cui si era abituati in Occidente. Nel corso degli anni sono nati dei veri e propri capolavori, che hanno segnato intere generazioni con le loro storie e la qualità media del fumetto giapponese si mantiene sempre molto alta grazie al genio di tanti autori nipponici che si sono dimostrati in grado di concepire alcune delle storie più appassionanti e originali di sempre. Certo, non tutti i manga che arrivano in Italia sono dei capolavori, ma tra le tante proposte è possibile trovare delle vere e proprie gemme, che hanno lasciato un segno indelebile nel mondo del fumetto a livello mondiale.
Un fenomeno che guarda al futuro
Il manga non è più una semplice moda passeggera, ma un fenomeno radicato nella cultura editoriale italiana. Nonostante i numeri di crescita del mercato fumettistico italiano in generale si stiano stabilizzando dal 2022 a oggi, i manga non accennano a fermarsi, dimostrando come la narrazione giapponese abbia saputo attrarre e coinvolgere lettori di tutte le età. E, sebbene la visibilità dei manga nelle librerie sia sempre più preponderante, il loro impatto non si limita solo alla vendita, ma ha contribuito a far crescere l’interesse per il fumetto in generale, aprendo la strada a una varietà di generi e stili sempre più ricchi e diversificati.

Non è un caso infatti che molti autori italiani – e anche europei – cresciuti leggendo manga e guardando anime sin da bambini, siano rimasti talmente tanto affascinanti da queste opere da desiderare oggi di fare un manga tutto loro. Il fenomeno ora ha un nome ed è chiamato Global Manga, ossia tutti quei fumetti realizzati, sia nel disegno che nelle strutture narrative, come un manga giapponese, ma i cui autori non provengono dal paese del Sol Levante.
Il manga è infatti ormai un linguaggio universale che, tramite le forti emozioni trasmesse dai suoi personaggi, è in grado di farsi capire e amare da qualsiasi tipo di pubblico. Proprio in questi ultimi anni, quelli in cui le generazioni cresciute tra anime e manga hanno iniziato a muovere i primi passi nell’editoria, il fenomeno dei Global Manga sta diventando sempre più forte, tanto da spingere quattro delle più grandi case editrici europee in fatto di fumetto giapponese, ossia Star Comics per l’Italia, Altraverse per la Germania, Kana per Francia e Belgio e Planeta Cómic per la Spagna, a unire le forze per creare Manga Issho, la prima rivista che pubblicherà manga creati soltanto da autori europei, tra cui anche molti italiani, come ad esempio Federica di Meo.
Una nuova strada, parallela a quella dei manga classici, si sta dunque delineando sempre più, creando un ponte tra Oriente e Occidente: uno scambio continuo di idee e influenze artistiche potrà portare a un arricchimento di entrambe le tradizioni. Ciò che è certo è che con il continuo successo e l’espansione del mercato, il manga sembra destinato a rimanere una parte fondamentale dell’editoria italiana per gli anni a venire.