Matteo Brizio

Quattro chiacchiere con gli insegnanti di Lucca Manga School

Lucca Manga School

Chi sei? Quali corsi fai a Lucca Manga School? Presenta in breve te stesso e il tuo lavoro.

Sono Matteo Brizio, classe ’89, cuneese di origine, statistico come professione, mangiatore di biscotti e cioccolato nel tempo libero.
Ah! E ovviamente disegno! Sono un fumettista di sera, alterno commissioni a progetti più lunghi per case editrici o piccoli editori indipendenti.

A Lucca Manga School tengo le Masterclass di colorazione, i Copic sono la mia grande passione, ma appeno posso corro a Lucca per tenere anche i Corsi in sede perché amo l’atmosfera di Casamanga.

Hai un nome d’arte? Se sì, ci spieghi da cosa ha avuto origine?

Firmo i miei lavori come Dodo…si, proprio come l’animale estinto.
Ma l’origine del nome non c’entra nulla con il dodo, bensì deriva da mio fratello, che da piccolo non riusciva a chiamarmi Matteo e mi chiamava Dodo.

Da quanto tempo disegni? E da quanto tempo hai iniziato a disegnare Manga nello specifico?

Disegno da che ho memoria, già a 2 anni pasticciare il foglio era il mio passatempo preferito. Con gli anni sono arrivati i fumetti, prima italiani e, più avanti, verso i 13 anni, i primi Manga.
Inutile dire che è stato amore a prima vista, corredato da ore di studio da autodidatta.
Purtroppo ho iniziato a studiare seriamente frequentando corsi più tardi, verso i 23 anni; dico purtroppo perché mi sarebbe piaciuto applicarmi molto prima.

Quali sono i tuoi autori di riferimento?

Variano di mese in mese, ma direi senz’altro Yusuke Murata (Eyeshield21, OnePunchMan) per la dinamicità delle azioni e la gestione delle tavole, Kamome Shirahama (Atelier of witch hat) per espressività, storytelling e tratteggio, e Ikumi Katagiri (Are you Alice?) per la semplicità della linea e la gestione del chiaro/scuro.

Qual è stato il primissimo manga che hai letto? Ne stai leggendo attualmente? Qual è stato l’ultimo?

l primissimo manga è stato Saint Seiya, ovvero I cavalieri dello Zodiaco, a cui sono molto legato tuttora.
Leggo sempre moltissimi manga, stranieri e italiani; l’ultimo sul comodino è Arte di Kei Okubo.

Facci un elenco dei tuoi 10 manga preferiti di sempre

Ma qui fate solo domande difficili? (ride)

A pelle e cuore, direi:

  • Eyeshield 21
  • Atelier of Witch Hat
  • Black Butler
  • Saint Seiya Lost Canvas
  • Letter Bee
  • Kuragehime
  • X
  • Death Note
  • Manga Bomber
  • Buonanotte, Punpun!

Quali pensi che siano i tuoi punti di forza come disegnatore?

L’equilibrio tra nero e bianco nelle pagine di fumetto e la colorazione a Copic.

Digitale o classico? Quale approccio hai verso entrambi?

È come chiedere se amo di più la pizza o il sushi. Mi piacciono moltissimo entrambi e non è raro che li alterni sulla lavorazione dello stesso disegno.

Del digitale apprezzo la velocità con cui si può modificare il lavoro, anche in fasi molto avanzate, oltre alla facilità con cui si riescono a creare prospettive. Inoltre si evita il problema di scansionare o fotografare i lavori e la qualità è sempre al top.

Dell’approccio tradizionale, amo la sensazione generata dal tenere in mano una matita o un copic; mi piace vedere come si mischiano tra di loro i colori, le pennellate sul foglio e la carta che si impregna.

Se dovessi sceglierne solo uno, comunque, direi Tradizionale!

Qual è il tuo genere di Manga preferito? Ne hai uno o più di uno?

Mi piacciono da sempre gli shonen fantasy e i manga sportivi, anche se negli ultimi anni ho virato maggiormente sui seinen.
L’importante per me è che la storia sia accattivante!

Il personaggio manga che ti rispecchia di più!

Davvero una domanda super critica, per finire in bellezza.

Direi Choji di Naruto perché è un gran mangione! (scherzo)

Mi ritengo una persona calma e riflessiva, in genere tendo a vedere il lato positivo delle cose. Per tutto questo, direi Ami Mizuno di Sailor Moon, ovvero Sailor Mercury!

Dove ti troviamo?

https://www.instagram.com/matteo_dodo

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