Chiaretta E Bon

Chiaretta E Bon

Quattro chiacchiere con gli insegnanti di Lucca Manga School

Chiaretta E Bon

Chi sei? Quali corsi fai a Lucca Manga School? Presenta in breve te stessa e il tuo lavoro.

Ciao a tutti, il mio nome è Chiaretta e sono fumettista, scrittrice e illustratrice. Sono laureata in Disegno Industriale e ho fatto corsi di fumetto con diversi insegnanti giapponesi. Lavoro da oltre quindici anni in ambito editoriale e da quasi altrettanti come insegnante di fumetto manga.

Sono la disegnatrice di “Banana? Banana!”, “De Gustibus”, e altri titoli. Ho lavorato per numerose case editrici italiane (Mangasenpai, Shockdom, Euromanga edizioni, Mondadori…), ma anche in America, in Francia (Miss Jungle edition), per svariati committenti e nell’ambito frizzante e vivace dell’autoproduzione.
Per Lucca Manga Academy sono tra gli insegnanti dei corsi Mangaka Experience e Mangaka Online, e in estate mi potete trovare anche nei Corsi in Sede di Lucca Manga School.

Amo insegnare. È una costante occasione di crescita professionale e umana e le soddisfazioni sono sempre grandi. Mi porta ad aggiornarmi continuamente, accettare nuove sfide, imparare cose nuove, non essere mai ferma! Mi ritengo estremamente fortunata per aver sempre potuto insegnare fumetto.
Mi piace anche scrivere nuovi corsi, manuali e nuovi libri, come romanzi per adulti, ragazzi o bambini.
Sono sempre alle prese con nuovi progetti, nuovi studi, nuovi fumetti e… ovviamente nuovi studenti!

Hai un nome d’arte? Se sì, ci spieghi da cosa ha avuto origine?

Io sono Chiaretta e Bon, ormai anche nella vita. D’altro canto… il fumetto è la mia quotidianità.
Io sono Chiaretta, ovviamente, e Bon è un criceto. Ci siamo conosciuti venti anni orsono, in un periodo burrascoso della mia vita e siamo restati assieme. Bon è l’unico criceto sceneggiatore al mondo, quindi è un esemplare preziosissimo. Ha avuto una vita molto avventurosa, ma ora se ne sta sempre nascosto da qualche parte a scrivere. Ama le coperte di pile, girare la ruota, mangiare le matite (argh!) e i semi di girasole.
Mi piace molto lavorare con lui, perché ha sempre molte idee particolari e ci divertiamo a costruire assieme mondi, personaggi e realtà.
Il nostro sistema di valori è affine, seppure lui sia un criceto e quindi, a differenza mia, morde.

Da quanto tempo disegni? E da quanto tempo hai iniziato a disegnare Manga nello specifico?

Disegno da sempre. Ero piccolissima quando già stavo ore e ore a disegnare.
Disegno manga da quasi 25 anni. E sono già passati 20 anni dalla mia prima pubblicazione.
Mi sono avvicinata al fumetto da giovanissima, ma ho impiegato molto tempo ad accettare che sarebbe stato il mio lavoro: ero certa di voler fare un lavoro più… canonico, da grande. Credevo che il fumetto fosse un passatempo per me, nonostante disegnassi più di tre o quattro ore al giorno con estrema costanza.

Ero troppo contenta quando disegnavo e non credevo si potesse davvero vivere di quello che si ama.
Anche dopo l’università, nonostante lavorassi già in ambito editoriale, puntavo a un full time come grafica in azienda. Ma non è affatto andata in quel modo. Ogni cosa mi ha sempre riportata qui. E, nonostante le difficoltà del fare la mangaka, sono fiera di ciò che ho costruito. Se potessi vorrei aver abbracciato sin da subito con fiducia questo lavoro. Avrei risparmiato tempo e sarei stata più serena.
Manga e anime sono stati, e ancora sono, un grande amore per me, a volte mi dedico anche ad altre tecniche, lavoro con i BD e comic, ma… il manga ha un ritmo e un modo di comunicare che mi è affine in modo profondo.

Quali sono i tuoi autori di riferimento?

Moltissimi.
I primis CLAMP, Kaori Yuki, Tsukasa Hojo; la più recente Kamone Shirahama.

Qual è stato il primissimo manga che hai letto? Ne stai leggendo attualmente? Qual è stato l’ultimo?

Magic Knight Rayearth. È stato l’inizio di questa avventura e da un po’ penso di rileggerlo, di nuovo.

La mia lettura preferita del momento è I diari della Speziale. Mi rilassa molto. Le atmosfere sono belle e la protagonista è intelligente, capace e intraprendente, libera e coraggiosa. Sono elementi che amo.

Sto leggendo anche Hanako-kun, la Via del Grembiule, Spy x Family, My Hero Academia, Atelier of Witch Hat, Noragami e molti altri, tra cui anche svariati autori italiani.
Mi piace leggere fumetti di ogni tipo e genere, che siano shojo, shonen, fantasy non faccio differenza. Per me conta il cuore di un fumetto e null’altro.

Facci un elenco dei tuoi 10 manga preferiti di sempre

The Slayers
È stato il mio grande amore.
C’è tutto ciò che amo. Una protagonista coraggiosa, forte, molto libera, che gira per il mondo con uno spadaccino goffo, ma di buon cuore, onesto e idealista. C’è magia, amicizia, avventura e… fanno esplodere le cose. Come non amarlo.
Ma non ho una top ten. Non credo sia giusto, per me, stilarne una.

Posso citare dei titoli a cui sono affezionata per mille e una ragioni personali, in cui la qualità tecnica oggettiva (se una cosa simile esiste), la fama dell’opera, o il suo valore storico nel panorama nipponico o internazionale non sono fattori nella mia valutazione.
Card captor Sakura. Family Compo. Ranma ½, Host Club, Atelier of Witch Hat, Clover delle CLAMP, Ufo Baby, Chrno Crusade, Café Kichijoji.

Quali pensi che siano i tuoi punti di forza come disegnatrice?

I panneggi e gli abiti. Il gesture delle mani. La cura nei retini. La pazienza di correggere e la consapevolezza dell’imperfezione. La colorazione ad acquerello.
Il desiderio di migliorare.
Bon.
Fortuna che non mi hai chiesto tutto quello in cui voglio ancora migliorare, perché avrei dovuto rispondere allo stesso modo, ma con una lista un po’ più lunga.
I punti di forza non sono forse le cose in cui vorremmo migliorare sempre e ancora di più?
Tranne Bon, in quanto criceto mordace, lui è perfetto.

Digitale o classico? Quale approccio hai verso entrambi?

Se potessi lavorerei sempre in analogico, è rilassante, distensivo. Ma se potessi vivrei su una collina, in una casa in cui un intero piano è adibito a biblioteca e con un giardino d’inverno vittoriano dove prendere il tè due volte al giorno.
Poi c’è la realtà. Le scadenze. L’importanza di essere produttivi e rapidi. Avere un buon panificio che sforni focaccia sotto casa.
Il digitale è funzionale.
Permette di correggere, non è ingombrante, necessita di spazi piccoli per lavorare, si organizza meglio, offre mille e una soluzione per ottimizzare i tempi.
Credo che una cosa non neghi l’altra e che studiare entrambi offra innumerevoli benefici: apprendimento più rapido, maggiori prospettive di lavoro, maggiore capacità di adattamento, ecc…

Tra lezioni Online e lezioni in presenza, cosa preferisci?

Forse le lezioni Online, ma non ho una spiccata preferenza, ci sono numerosi vantaggi per ciascuno.
A livello didattico le lezioni Online mi permettono un altissimo livello di organizzazione, preparazione e concentrazione, riesco a dare il massimo ai miei allievi, stancandomi meno. Mi trovo molto bene, e posso ottimizzare i tempi sul lavoro, limitare gli spostamenti.
Inoltre, gli studenti hanno la possibilità di rivedere la lezione, che è comodissimo!

Però mi accorgo che anche per via dello smart working esco molto meno.. Fortuna che una volta al giorno almeno devo girare i pokéstop di Pokémon Go, ecco.
A livello didattico, il vantaggio delle lezioni in presenza per me è poter vedere in faccia le persone, capisco al volo dalle espressioni, se hanno assimilato o no la spiegazione, se riescono ad applicare ogni cosa, se hanno timore che l’esercizio sia difficile. Nelle lezioni online questo è meno immediato, ma in generale direi che entrambe le soluzioni hanno diversi vantaggi.

Siamo davvero fortunati a vivere in un periodo che ci permette di accedere così agevolmente alla formazione, e non dover rinunciare a ciò che amiamo!

Qual è il tuo genere di Manga preferito? Ne hai uno o più di uno?

Non ho un genere preferito. Né da leggere, né da disegnare.
Mi piacciono le avventure, la comicità, la coerenza narrativa, le sceneggiature brillanti e non amo il fan service. Tutto quello che è in questo spettro.

Il personaggio manga che ti rispecchia di più!

Vorrei fosse Lina Inverse, ma forse… Deku di My Hero Accademia, per il senso di dedizione e responsabilità, e per il fatto che nasce senza poteri, ma cerca di costruire qualcosa per sé, anche grazie ai suoi amici e chi decide di aiutarlo, incontrandolo nel suo percorso

Dove ti troviamo?

https://beacons.page/chiaretta_e_bon