Riccardo Pieruccini

Quattro chiacchiere con gli insegnanti di Lucca Manga School

Lucca Manga School

Chi sei? Quali corsi fai a Lucca Manga School? Presenta in breve te stesso e il tuo lavoro.

Chi sei? Quali corsi fai a Lucca Manga School? Presenta in breve te stesso e il tuo lavoro.

Mi chiamo Riccardo Pieruccini, classe 1979. Sono disegnatore, illustratore e insegnante di disegno da circa 20 anni.

Ho iniziato a lavorare con Lucca Manga School nel 2015 e per la scuola gestisco la didattica del settore Manga Junior sia per i corsi online che per i corsi in sede e sono anche docente nei corsi accademici biennali di Lucca Manga Academy.

Hai un nome d’arte? Se sì, ci spieghi da cosa ha avuto origine?

Il mio nome d’arte è Ruggine, il nome di un mio vecchio blog che poi mi è rimasto appiccicato come soprannome. Viene dal mio amore per i robot e lo sci-fi unito alla mia smodata passione per i background post apocalittici.

Poi vabbè, la Ruggine è bellissima…

Da quanto tempo disegni? E da quanto tempo hai iniziato a disegnare Manga nello specifico?

Disegno da quando avevo 4 anni e penso di aver iniziato fondamentalmente perché all’epoca non avevo videogiochi online o smartphone (onesto).

Il disegno mi è sempre piaciuto e dopo un periodo iniziale dove ho studiato fumetto di stampo occidentale-supereroistico ho scoperto il mondo del manga professionale con Lucca Manga School nel 2013. Dopo un po’ di corsi lì, dove ho conosciuto anche parecchi disegnatori professionisti Giapponesi, mi si è letteralmente aperto un mondo di possibilità…

Quali sono i tuoi autori di riferimento?

Ne ho avuti parecchi e col tempo li ho “sommati”. Anzitutto le mie influenze primigenie arrivano dal mio maestro, Simone Bianchi, alla cui esperienza ho affiancato quella di altri professionisti con cui ho avuto la fortuna di lavorare (Giuseppe di Bernardo, Marco Turini, Fabio Celoni). Col passare del tempo dallo stile prevalentemente americano ho iniziato ad esplorare vari generi anche a causa lavoro: mi sono interessato al lavoro di autori disneyani (Barbucci e Canepa), Europei (produzioni francesi in prevalenza) e underground. Dopo un percorso di maturazione, non ancora completo ma abbastanza lungo, oggi tengo come ispirazione disegnatori prevalentemente giapponesi o character designer internazionali: Boichi, Murata, Jurion Joel tanto per fare qualche esempio.

Qual è stato il primissimo manga che hai letto? Ne stai leggendo attualmente? Qual è stato l’ultimo?

I manga sono arrivati in Italia male e col contagocce negli anni 90. Il primissimo manga che ho potuto leggere era Devilman edito da Granata Press, un manga cupo e grottesco che si discostava un po’ dal concetto di “anime e manga= roba per bambini” che vigeva all’epoca (e vige ancora oggi per tanti…sigh).

Attualmente leggo una ventina di manga di svariati generi le cui uscite non sono però molto regolari, a volte mi capita di aspettare mesi per dei nuovi capitoli.

L’ultimo manga che ho acquistato e che leggo serialmente è Neun di Tsutomu Takahashi. Vorrei leggere più manga online ma non credo di averne il tempo…

Facci un elenco dei tuoi 10 manga preferiti di sempre

1 – Berserk di Kentaro Miura (RIP)

2 – Hunter X Hunter di Yoshihiro Togashi

3 – One Piece di Eichiro Oda

4 – Ghost in The shell di Masamune Shirow (ma in generale tutta la sua produzione)

4- Jojo no Kimiyona Boken di Hirohiko Araki

6 – Boku no Hero Academia di Kohei Horikoshi

7 – One Punch man di One e Yusuke Murata

8 – Doctor stone di Boichi

9 – Dungeon Food di Ryoko Kui

10 – Aposimz di Tsutomu Nihei

Questa lista però è cambiata nel corso degli anni e cambierà di sicuro nei prossimi…non ho un preferito “di sempre”, Mea Culpa.

Quali pensi che siano i tuoi punti di forza come disegnatore?

Ho una grande esperienza in anatomia (dai miei studi all’Accademia di Belle Arti di Firenze), prospettiva (dal lavoro di assistente con Bianchi) e character design. Credo di essere molto portato per il Mecha Design, che è un genere di disegno un po’ per cultori.

Ultimamente ho affinato anche il design di personaggi “pucciosi”, una caratteristica che ancora non avevo approfondito…ci metto anche che mi piace in generale disegnare “donnine” ma non scenderei nei dettagli.

Digitale o classico? Quale approccio hai verso entrambi?

Li uso entrambi passando da uno all’altro in modo biunivoco. Ho iniziato con il digitale usando le prime tavolette grafiche che erano estremamente rozze rispetto agli hardware odierni.

Da 4 o 5 anni per me comunque sarebbe impossibile lavorare a pieno ritmo senza usare il digitale.

Le tecniche classiche e il foglio di carta però le tengo da parte perché, come mi disse a suo tempo Barbara Canepa, “mixando tecniche digitali e classiche nel proprio lavoro se ne aumenta l’originalità e si rende la propria impronta stilistica ancora più peculiare”.

Qual è il tuo genere di Manga preferito? Ne hai uno o più di uno?

Non ho un genere prediletto, quando un manga è fatto bene e si lascia leggere è bello a prescindere dai preconcetti. Ho letto perfino manga Shojo, che per uno della mia età poteva essere considerata qualche tempo fa una cosa inconcepibile.

Mi piacciono gli Shonen ma la mia provenienza americana e la mia passione per il politicamente scorretto mi porta ad apprezzare molto anche i Seinen.

Rispetto al lettore medio di manga sono un grande appassionato di World Building fatti bene e trame politico-sociali.

Ultimamente apprezzo tanti anime di genere “Isekai” ma non ho trovato molti manga del genere ben fatti perché è un genere che sul “cartaceo” spopola più tra le light novel.

Il personaggio manga che ti rispecchia di più!

Forse l’unico che in questo omento mi assomiglia di piu’ è Jiraya, l’eremita dei rospi, della serie Naruto di Masashi Kishimoto.

Dico “forse” perché sono sempre titubante ad accostarmi a personaggi troppo forti e troppo in gamba…la fiducia in sé stessi va bene ma da quella all’arroganza il passo è sempre brevissimo.

Dove ti troviamo?

https://www.instagram.com/ruggine610/

https://www.facebook.com/ruggine610